“Ho sempre pensato che il lunedì sarebbe stato un buon giorno per decretare la vostra fine/ ho sempre pensato che ogni lunedì dovrebbe dirvi ‘buongiorno, state ammirando la vostra maledetta fine’”.
Questi versi tratti dal brano “Come farvi lentamente a pezzi” del nuovo lavoro discografico degli ZiDima ci sembrano perfetti per questo tremendo lunedì 24 agosto di pioggia a Milano, in cui file di impiegati risalgono sui tram diretti a lavoro dopo la pausa estiva.
Inevitabilmente ci sentiamo parte dei versi taglienti di Manuel Cristiano Rastaldi che nel nuovo lavoro “Buona sopravvivenza” canta la vita con il suo carico di volgarità. Le 9 tracce degli ZiDima, che prendono il nome da un personaggio pirandelliano intrappolatosi da solo dentro una giara, se da una parte ricordano musicalmente i primi Marlene Kuntz e si collocano in un filone post-hardcore con le chitarre distorte e i bassi pieni, dall’altra hanno una poetica tutta personale che sa descrivere l’interiorità dell’essere più con disillusione che rabbia ma sempre in modo raffinato.
Dalla prima “Un oceano di fiati distrutti” all’ottava traccia “Come farvi lentamente a pezzi” si susseguono distensioni ed esplosioni, mentre la conclusiva title track strumentale “Buona sopravvivenza” tira le somme dell’album senza bisogno di parole perché a volte seguire l’istinto vale più dello scrivere una canzone.
TRACKLIST
1.UN OCEANO DI FIATI DISTRUTTI
2.INERTI, COMODI E VERMI
3.TREMA CARNE MIA DEBOLE
4.L’AUTODISTRUZIONE
5.SETTE SASSI
6.YOGURT
7.SAZIATI Stefano Giovannardi (synth e loops), Miriam Cossar (voce) “The Psychophonic Nurse”
8.COME FARVI LENTAMENTE A PEZZI9.BUONA SOPRAVVIVENZA seconde chitarre Francesco Borelli
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