Il Vuoto Elettrico – TRAUM

Prodotto da Xabier Iriondo (Afterhours), il secondo lavoro della formazione bergamasco-bresciana Il Vuoto Elettrico vira dal post-hardcore degli esordi verso una forma di post-punk urticante e brevilineo.

TRAUM” esce il 10 marzo ed è un concept-album che indaga il rapporto fra il tempo, la vita e la conoscenza di sé stessi, analizzati attraverso il trauma e il sogno (“traum” in tedesco) come chiavi di lettura rispettivamente del passato e del futuro. “Traum”, a due anni da “Virale”, si inserisce anche in una trilogia sull’uomo, visto impietosamente nella sua condizione esistenziale. Il tutto ambientato in una casa dove ogni canzone è una stanza e ogni stanza una stagione della vita, dal corridoio alla soffitta. Si comincia con “In Door”, il momento dell’entrata nella vita, e si finisce senza possibilità di fuga con “Out Door”, in mezzo i vent’anni, i trenta, i cinquanta e la vecchiaia. Le tracce sono claustrofobiche, fatte di spigoli appuntiti e porte chiuse su cui rimbalzano i synth e il basso; ricordano i Linea 77 di “66” ma con un accentuata teatralità e molti più ronzii.
Traum” è un bell’album di enfatiche esplosione che si lega alla tradizione rock e post rock italiane, dagli One Dimensional Man di Capovilla agli Offlaga Disco Pax. La band lombarda sembra avere le idee chiare.

Il Vuoto Elettrico il 3 marzo apre il concerto di EDDA a Bergamo e suona per la prima volta i brani del nuovo disco.

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