Motta solista “La fine dei vent’anni”

Sono passati 6 anni dall’album d’esordio dei Criminal Jokers, cinici busker pisani, e il leader Francesco Motta mette il suo volto sulla copertina di un album da solista. Pubblica “La fine dei vent’anni“, lui che quest’anno ne compie trenta, per dirci che sta bene, è partito da lontanto ma è arrivato ad essere contento. Un album che mette i testi in primo piano con eleganza, avvalendosi della produzione di Riccardo Singallia. Non un disco disincantato o pessimista, ma sereno, non urgente ma immediato.

Racconta dell’adoloscenza ormai trascorsa e irrimediabile, del padre comunista, di una transessuale dalle scarpe giganti e un nodo alla gola. Un disco solista ma non creato in solitaria.
“Se continuiamo a correre” è stato scritto con Alessandro de Il Pan Del Diavolo, “Sei bella davvero” con Sinigallia. Tra i musicisti che hanno collaborato: Cesare Petulicchio (BSBE – Bud Spencer Blues Explosion), Andrea Ruggiero (Operaja Criminale e mille altri), Laura Arzilli, Lello Arzilli, Andrea Pesce, una leggenda come Giorgio Canali, Maurizio Loffredo, Guglielmo Ridolfo Gagliano (Paolo Benvegnù, Negrita) e Alessandro Alosi (Pan del diavolo).

“La fine dei vent’anni” non è la rivoluzione della musica italiana e, se state cercando qualcosa di nuovo, di internazionale o che ha una minima possibilità di rimanere nel tempo, passate avanti. Ma è un disco profondo, ben costruito, che pur essendo un esordio, riesce ad entrare a pieno diritto nella nostra playlist degli album indie italiani di oggi che già cantiamo a ripetizione.

Tracklist:

1 Del tempo che passa la felicità
2 La fine dei vent’anni
3 Prima o poi ci passerà
4 Sei bella davvero
5 Roma stasera
6 Mio padre era un comunista
7 Prenditi quello che vuoi
8 Se continuiamo a correre
9 Una maternità
10 Abbiamo vinto un’altra guerra

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