Tame Impala – NEW ALBUM – CURRENTS
L’ultimo lavoro di Kevin Parker è stato svelato a poco a poco e questa strategia più che incuriosirci ci aveva dato noia. Fatelo pure per i big da stadio, le vecchie glorie congelate e le boy band da prima serata, ma lasciate stare questo tipo di marketing per un disco che va stretto in mano e ascoltato tutto d’un fiato.
Prima “Let It Happen”, poi la cover dell’album e il titolo, poi “Cause I’m aMan”, “Disciples” e infine il singolo “Eventually” hanno ammazzato la curiosità piuttosto che fomentarla e forse per questo ci troviamo ad ascoltare l’album “Currents” a più di una settimana dall’uscita. Ma ci sentiamo terribilmente in colpa.
Il nuovo lavoro dei Tame Impala porta Parker ad un livello successivo della salita costruita sulla purezza di “Innerspeaker” e l’ecletticità di “Lonerism” e ci troviamo piacevolmente a galleggiare dentro una gigantesca lampada lava.
Se le tracce di “Lonerism” creavano un muro del suono travolgente, in “Currents” salta subito all’orecchio la carenza di chitarre, relegate sullo sfondo e sostituite da synth in loop e elementi percussivi netti. Resta il falsetto etereo, manca una vena puramente pop e traccia dopo traccia gli strumenti si intrecciano senza interruzione creando nuovi paesaggi in cui immergersi, senza grandi riff o ritornelli.
Un disco che ridisegna i confini dei Tame Impala che rovesciano il loro bagaglio culturale sul pavimento, e selezionano i capi corretti per un viaggio nel tempo tra memoria e futuro annotato in testi introspettivi su un bloc-notes poi nascosto in un cassetto. Un viaggio che è solitario come quello di una bolla di cera colorata che fluttua nel liquido trasparente di una lava lamp.
“Yes I’m changing, yes I’m gone/ Yes I’m older, yes I’m moving on/ And if you don’t think it’s a crime you can come along, with me” (Yes I’m Changing)
The Less I Know The Better
New Person, Same Old Mistakes
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