WE LOVE M💘RE (boutique) FESTIVAL

Avete presente quei famosi Boutique Festival che ultimamente tutti vi vendono come super exxxclusivi e unici?
Bene, noi siamo state in uno di questi: Il More Festival, e possiamo confermarvi che quando ci partecipi, ti senti proprio così, un po’ unico e un po’ exxxclusivo.

Ma partiamo dalle basi, cos’è il More Festival?
Quattro giorni di musica ed arte che per il sesto anno consecutivo ha scelto, come una delle sue tre destinazioni, una delle citta più belle del mondo: Venezia, donandole un po’ di quel fresco french touch che solo i suoi genitori francesi potevano regalarci. Il festival nasce infatti ad Arles in Francia ma il suo essere così international ha fatto sì che ormai anni fa si gemellasse con Marrakech e Venezia. Così, tra una Biennale e l’altra, tra una gondala ed un Rondò, ci è sembrato giusto provare uno di questi benedetti festival negozio.

Definizione del termine Boutique Festival: tutto l’opposto di un festival mainstream e full of people in una location X a caso ma capiente abbastanza per far fare i cash ($$$$) agli organizzatori (giustamente tra l’altro, è il loro lavoro!*).

1. Il vero punto di forza di ogni Boutique Festival è siuramente il territorio in cui ha luogo la venue, che nel caso del More ha portato i suoi ospiti alla scoperta itinerante del Marocco (Marrakech 22- 24 febbraio 2019), dell’Italia (Venezia 6-9 giugno 2019) e (porterà) della Francia (Arles 19-22 settembre 2019).

2. Un vero Boutique Festival unisce sempre la scoperta attentissima dell’arte e della cultura locale a colpi di ottima musica, e nel caso della Serenissima Edition, questo era il mood: Contemporary Art & Italo disco in la Serenissima. Il contenuto ci sembra pittuosco chiaro e diretto per cui non stiamo a spiegarvi come e quando Venezia sia Serenissima, artissima e Italo Dischissima per di più durante la 58esima edizione della Biennale, ma di cosa stiamo parlando? Questo è il re dei BF (Boutique festival o Best Friend, nsomma come ve pare).

3. L’experience in un BF punta ad essere sempre al top e soprattutto per pochi ed exclusivissimi invitati. Così è stato anche per il More Festival, partito con l’opening act il 7 di giugno, consacrato l’8 giugno con una notte di live set nella suggestiva isola dei pazzi (San Servolo), andato oltre con la notte del 9 di giugno e l’adventure a bordo del battello Doge dalle 20 alle 4 del mattino con musica no stop e viste mozzafiato, tra tramonti in front of le famosissime mani-ponte dell’artista Francesco Quinn e i pazazzi barocchi tipici della città illuminata dalle luci della notte, per ternimare poi domenica 10 giugno con il More Brunch ai Giradini della Triennale.

4. Chi partecipa ad un boutique festival? Solitamente gli aficionados o i very esploratori della notte (noi abbiamo scritto questo articolo affinchè anche voi diventiate dei veri BFBF (Boutique Festival Best Friends). Al More è stato super divertete osservare tra un cocktail e l’altro che, nonostante il festival fosse organizzato in Italia, il pubblico fosse prevalentemente Francese e che l’età media dei partecipanti (dai 25 ai 35 anni) fosse un po’ più adulta rispetto al solito, tranne appunto qualche astuto intruso come noi, che comunque ne rispecchiava il target d’età.

Scherzi a parte, chiaramente questo, come altri BF sparsi per il mondo, sono aperti a tutti, ma essendo piccolini (come capienza venue rispetto ai festival mainstream), consigliamo sempre di tenere d’occhio la vendita dei biglietti, perchè finiscono More velox del solito 😉

Qui qualche pics

 

 

 

 

 

 

 

 

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