About music in the world

Come, attraverso i media, viene raccontata la musica in quattro diversi Paesi del mondo: Giappone, Messico, Stati Uniti e Italia.


La IFPI, International Federation of the Phonographic Industry, ha recentemente pubblicato il suo rapporto annuale sullo stato dell’industria musicale nel mondo. Il 2011 appare come un anno roseo, si stima che il 26% delle entrate vengano investite nella musica emergente e che, nonostante la diffusione del “fai da te”, ancora il 75% delle band auspichino di essere prese sotto l’ala protettiva di un’etichetta discografica. Il problema principale resta la difesa del diritto d’autore, una battaglia cambattuta con fervore in questi ultimi anni. Ad esempio il governo della Corea del Sud, all’avanguardia in questa lotta, è riuscito ad arginare i fenomeni illegali permettendo così alle case discografiche di aumentare i guadagni e lanciare il K-pop su scala mondiale (un assaggio lo abbiamo avuto con PSY).Ma guardiamo ora i mercati musicali mondiali dal loro interno, raccontati da chi li vive.

Giappone, un libro:
Ryo Isobe, Giappone: il paese dove non si può ballare.
Se da un lato Tokio è famosa per il suoi leggendari locali notturni, questo libro ci apre gli occhi sulla giurisdizione che li controlla. In Giappone si può ballare solo in determinati posti, i party all night long sono vietati e i locali con licenza per ballare devono chiudere all’una di notte. La legge che controlla questi eventi è chiamata Fuehio Law. Il libro, che raccoglie anche interviste, si chiede se le recenti retate (riprese dal 2010) non siano una copertura per ulteriori indagini, in quanto gli arresti “per ballo” permettono senza problemi interrogatori e perquisizioni.

Messico, un film:
Alejandro Ramírez Corona, Akiestamos.
Un film che racconta la vita di Charlie Monttana, Ali Guagua e Edwardo (El Charro) Montesinos, protagonisti della scena musicale underground messicana. Giorno dopo giorno si vedono i loro sogni scontrarsi con la difficile situazione economica del paese.


Stai Uniti, un film:
Dave Ghrol, Sound city.
Il film documentario diretto dal frontman dei Foo Fighters ha come oggetto lo sperduto studio di registrazione Sound City in Van Nuys, California. Chiuso nel 2011, ospitò le registrazioni di Metallica, Nine Inch Nails, Nirvana, Guns N’ Roses, Rage Against the Machine,… Perchè l’integrità del Rock and Roll esiste in America.


Italia, un libro:
Fabio Zuffanti, O casta musica.
Un libro scritto con il cuore che polemizza contro l’intorpidimento culturale del nostro paese. Radio e tv che passano sempre gli stessi cantanti, dalla Pausini a Vasco, non sono che lo specchio dei soliti politici che da anni occupano le stesse poltrone. Un utopistico desiderio pieno di speranza per un cambiamento nella programmazione musicale dei media italiani. Una musica artisticamente di valore farebbe sviluppare un maggior senso critico, aumenterebbe la cultura e indurrebbe ad un’attività di ricerca curiosa, non passiva.

Comments: 2

  • Evil Monkeys Novembre 22, 2012

    Belle segnalazioni

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  • nella Novembre 23, 2012

    Molto interessante, belle segnalazioni!
    Purtroppo l'industria muiscale ha un badget spropositato che specula poi sul prodotto finito.
    Ci sono interessanti etichette indipendenti , tipo la Real Wold con Womad , che possono darci una mano.
    Provare per credere!

    Reply

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