Intervista a Cicco Sanchez – rap afro-RnB from Torino

Di origini torinesi, si è autodefinito cantautore dal genere afro-RnB.
Si chiama Cicco Sanchez e se ve lo siete perso tra i marasmi del nuovo rap italiano, ora è il momento giusto per leggere la nostra intervista e fare segui su Spotify.
Non dite poi che non ve lo avevamo detto.

Che cosa ti ha spinto in un momento così pieno di rap a fare anche tu del rap?

 Quando ho iniziato io, il rap non era in classifica, non era in radio, non usciva dagli stereo o dagli speaker di qualsiasi ragazzo. Non era moda quindi eravamo in pochi ad ascoltarlo, soprattutto in provincia, figurati a farlo…

Ti autodefinisci cantautore urban dal genere afro-RnB, spiegaci meglio

che cosa distingue la tua musica dagli altri rapper…Mi ispiro a un vari artisti nord-americani e cerco di riprodurre una certa musicalità con l’italiano, che non è sempre semplice. Ecco, rispetto a molti rapper, prediligo sia musicalità che lirica.

Nel 2017 sei uscito con un singolo al mese sul tuo canale YouTube, è tutta strategia di marketing o sentivi l’urgenza di far conoscere la tua musica, a tutti e subito, senza racchiuderla in un disco/EP? Entrambe le cose. Io e Freeso sentivamo il bisogno di far parlare la nostra musica per noi e tuttora è cosi. Siamo al lavoro su nuovi brani senza mai fermarci. Sperimentiamo e cerchiamo di evolverci rimanendo comunque noi stessi. Sicuramente arriverà il momento giusto per un disco.

Il tuo singolo “Mamacita” ha un ft. insieme a Fred De Palma, con quale artista italiano ti piacerebbe collaborare in futuro e magari anche condividere il palco e perché? Se la pensi in grande, artista estero invece? Il rap italiano spacca e ci sono molti artisti validi. Adesso come adesso ti direi Rkomi. È molto introspettivo e mai banale. Per quanto riguarda l’estero ultimamente sono giù con Reo Cragun. Se devo dirti nomi giganteschi invece Post Malone e Drake.

Per ogni rapper è fondamentale la stretta e continua collaborazione con il proprio producer, che nel tuo caso è Freeso, come e quando avete iniziato a lavorare insieme? Ho registrato il primo pezzo nel suo home studio quando avevo 15 anni, poi ci siamo persi per un po’ e un paio d’anni fa ci siamo ritrovati e abbiamo iniziato questo percorso insieme. Io non lavoro con altri producer perché l’intesa che si è creata tra noi due è un qualcosa che va oltre… Per esempio ci piace la stessa musica e questo aspetto in comune si riversa sulla musica che facciamo noi..

Sappiamo che insieme producete anche pezzi acustici, dicci di più… Negli anni ho sempre mantenuto questa cosa delle versioni acustiche perché sono particolarmente fan io in primis dell’atmosfera in cui ti portano, anche ai live sicuramente non mancherà.

Per ricollegarci al tuo ultimo singolo “Bae” acronimo di Before Anyone Else, chi per te viene prima di chiunque altro? Direi chi ha saputo starmi accanto quando non sapevo starmi accanto manco io…

Descrivici la tua attuale giornata tipo e quella che invece vorresti che fosse… Dormo poco, faccio tardi, fumo tanto e passo un sacco di ore in studio. Vorrei uno studio più grande e vorrei vivere al mare. Chiedo tanto?

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