BOTTA E RISPOSTA POST CONCERTO INSIEME AI COMA COSE

Vi seguiamo incuriosite dai tempi di JUGOSLAVIA e vi abbiamo visti “venire dal niente”. Come vi siete conosciuti e com’è nato il progetto Coma Cose?
Lavoravamo assieme in un negozio. Fausto stava scrivendo delle canzoni e ci siamo ritrovati a parlarne..,con il passare del tempo abbiamo cominciato a lavorarci assieme.

Come tanti cantautori del passato, pensiamo a Dalla, De André ecc. nei vostri testi c’è moltissimo della città in cui vivete, Milano, ma a ritmo di indie-rap. Quanto per voi questi grandi del passato sono d’ispirazione e quanto lo è Milano?
Sicuramente il cantautorato ci ha influenzato molto, entrambi ciclicamente ascoltiamo vecchi dischi di musica italiana, a scopo quasi terapeutico. Viviamo a Milano e nelle canzoni parliamo di fatti di vita, di conseguenza la raccontiamo.

Quali sono i vostri posti preferiti in città?
Paolo Sarpi e il cimitero monumentale, il naviglio pavese la mattina e Il bar tabacchi darsena la sera.

In uno dei vostri ultimi pezzi POST CONCERTO dite “Ho ancora voglia di combattere, Garibaldi aveva solo 1.000 followers”, che rapporto avete con i social e che ne pensate di alcuni vostri colleghi che per qualche manciata di like in più arriva in vetta avendo poi poco da comunicare?
È innegabile dire che i social ormai hanno raggiunto uno stato di saturazione. Sia lodato Spotify!

I vostri testi pieni di provocazioni e giochi di parole, sono la vera forza dei Coma Cose, è Fausto che da una mano a Francesca o viceversa?
Facciamo tutto insieme, siamo un gruppo!

Per i testi ci siamo capiti, per le basi invece, quali sono le vostre reference?
Fausto fa dei provini, con linee melodiche sia vocali che musicali. Poi si va in studio dai produttori che abilmente e minuziosamente le nobilitano.

Chi troviamo sulle vostre playlist di Spotify?
Non abbiamo playlist, quando ascoltiamo la musica ci piace farci un viaggio nel disco, per intero. Passiamo da Demon Albarn a Lou Reed, da Tyler the Creator a Guccini.

E quanto a collabo come state messi?
Collabo è un neologismo che non ci piace.

Vi farete qualche festival quest’estate? Che birra vi portate dietro? 😉
Faremo un bel po’ di festival, andremo a toccare un po’ tutta italia. Non siamo razzisti, le birre ci piacciono tutte.

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