Sziget Festival di Budapest: 76 ettari di isola, 362.000 ingressi per l’edizione 2013 e oltre 20 palchi dedicati a musicisti provenienti da tutto il mondo. Qui l’area campeggio è interna al festival e, dopo il primo giorno, l’erba calpestata da migliaia di piedi si trasforma in terriccio polveroso. Ma ti disseti con una birra da 0,5l che costa 2,10 euro, ci aggiungi una fetta di pizza da 2 euro e riparti. Abbiamo parlato con Rosangela che ci ha raccontato come è fatto un vero festival: multiculturale, multidisciplinare, tanto di tutto.
7 agosto: Alex Clare, Bat for Lashes, Blaudzun, Chase & Status live, Chris Liebing, Csík Band and Friends, Deichkind, Die Ärzte, Dubioza Kolektiv, Everything Everything, Feed Me DJ set, Floggin Molly, Hoff Maestro, La Pegatina, Moana & the Tribe, Nick Cave and the Bad Seeds, Nina Kraviz, Oscar Mulero, Skunk Anansie, Tako Lako, The Joy Formidable, Totallly Enormous Extinct Dinosaurs.
8 agosto: Afterhours, Bad Religion, Balthazar, Biffy Clyro, Chuckie, Dizzee Rascal, Donots, dOP, Dub FX, Michael Kiwanuka, Nero, Nicky Romero, Pannonia Allstars Ska Orchestra, Parno Graszt feat. Latcho Drom, Rachid Taha, Regina Spektor, Ska-P, Triggerfinger, Warsaw Village Band, Wax Tailor.
9 agosto: !!!, Blur, Booka Shade live, Calexico, DakhaBrakha, Dry The River, Emir Kusturica & The No Smoking Orchestra, Monophona, Mistery Jets, Left Boy, Little Boots, Peter Bjorn & John, Rangleklods live, Sebastian Ingrosso, Seeed, Shutka Roma Rap, SKIP&DIE, Woodkid.
10 agosto: Cankisou, Daily Bread, Editors, Emilíana Torrini, Enter Shikari, Gesaffelstein, Guy J, Hadouken!, John Digweed, Jozif, Leningrad, Mika, Mokoomba, Nneka, Noisia, Parov Stelar Band, Söndörgő, Timbuktu.
11 agosto: Azealia Banks, Besh o droM, Boys Noize live, Camo & Krooked DJ set, Empire of the Sun, Erol Alkan, Feliz Cartal, Figli Di Madre Ignota, Franz Ferdinand, Kabatronics – Fanfara Tirana meets Transglobal Underground, Katy B, Netsky live, R.U.T.A., Rubik, Splendid, Tame Impala, The Bots, The Cribs, The Gaslight Anthem, Zaz and End Show with David Guetta.
Sziget è molto più che un luogo di musica, è l’isola della libertà, ma questo ce lo spiega Rosangela che è stata al Festival quest’anno, si è innamorata dei berlinesi Seeed e della dolcissima Regina Spektor e giura che tutto ciò che si dice è vero: non ci sono regole e, d’altra parte, ti devi proprio arrangiare perchè è difficile trovare qualcuno dello staff che sappia parlare inglese!
“Ho preso il biglietto settimanale, perciò sono stata dal 7 al 12, tutti i giorni tranne i giorni -1 e 0. E’ stata la mia prima volta, ma sicuramente tornerò perché è stata una meravigliosa esperienza! Sono sarda, siamo partiti perciò in nave con la macchina e, arrivati a Genova, ci siamo mossi alla volta della Slovenia, abbiamo dormito una notte a Lubiana e poi dritti verso Budapest!”.
Rosangela ha alloggiato in una zona del camping chiamata l’Alternativa e “gestita” da italiani, con bagni in muratura e docce decenti o, perlomeno, migliori delle docce del camping normale.
Come passavano le giornate?
“Durante il giorno c’è di tutto, giochi, sport, attrazioni (gratuite e non), una ruota panoramica. Si vagava per quel posto immenso. C’era il Cirque di Sziget, affascinante, con artisti di strada e non che si esibivano in performance spettacolari. C’era la spiaggia sul Danubio, ovviamente per me (da sarda) non era questa gran cosa, il Danubio forse una volta poteva essere blu… ma ora è giallo! Altro luogo relax è il luminarium, un gigantesca scultura in plastica immersa nel verde, una specie di labirinto di colori incantevole! C’era una zona workshop, tante zone occupate da diverse associazioni: Mensa (abbiam fatto il test iq), università, ESN (erasmus Student network),…insomma, si potevano fare vari test culturali e perfino quello dell’HIV! Nella zona italiana, adiacente all’Alternativa, era possibile ballare musica pugliese ed imparare a fare la pasta tipica pugliese, grazie alla collaborazione del Puglia sounds/mambo stage. Vi era una zona dedicata ai giochi fatti in legno, delle enormi altalene credo create da giovani architetti. C’era la zona cökxpôn chill garden, dove potersi rilassare e fumare il narghilè!
Nel main stage poi, prima delle grandi performances, c’erano alcuni special parties. Una sera hanno lanciato in area tanti palloncini colorati, un’altra tantissimi palloni grandi blu, l’altra ancora ci hanno dato bustine con polvere colorata e tutti insieme ce le siamo lanciate addosso! Poi la sera di David Guetta hanno fatto il laser show e i fuochi di artificio! Comunque è stata una vacanza fantastica ma stancante: in tenda di dorme poco per il caldo quindi queste zone dove potersi rilassare erano essenziali”.
Foto di Rosangela Sau