La recensione di “Michel” – MUDIMBI 

Articolo di: Danda                                                                                                                                                   

Come lo stesso Mudimbi ha ammesso, non è stato semplice approcciarsi alle rime e alle metriche Hip Hop. Sì, perché, per quanto possa essere una passione, riuscire a mettere assieme versi coerenti richiede studio e dedizione. Michel, deciso a fare del rap la sua carriera, ha faticato, lasciato il suo lavoro da meccanico, per buttarsi 24/7 sulla sua musica.
L’ep “M” uscito nel 2014 è la prima concretizzazione del suo sforzo, ma il riconoscimento mediatico era già arrivato nel 2013 con Albertino che, dopo aver scoperto “Supercalifrigida”, gli aveva chiesto di creare un jingle apposito per il suo programma radio ”Asganaway”.

 Il rapper metà congolese ritrae se stesso nella copertina alla tenera età di 8 mesi. L’album vuole essere un inno al ritornare autentici e al ritrovare il disinteresse e la lealtà tipica dei bambini. Non a caso è stata richiesta la collaborazione dei fumettisti Maicol &Mirco per la realizzazione dell’album, il cui interno è tutto da colorare e scarabocchiare.

Se abbiamo conosciuto Mudimbi principalmente nell’ambito Trap, scopriamo ora che non si tratta del suo intero repertorio. Ci sono anche in questo contesto delle influenze, ma niente a che vedere con la Trap “pura” a cui le nostre orecchie sono state abituate nell’ultimo periodo. Il genere si mescola con la dance, e il rapper impara la lezione di quando la si iniziava ad introdurre in qualche ritornello, invece che erigerla ad essenza di una canzone. Questo succede in pezzi come: SBA, Schifo, Tipi da Club e Scimmia. Anche se, in quest’ultima, le similitudini con Andiamo a Comandare di Rovazzi non giocano a suo favore. Ritmi più dance in Amnesia ed infine Reggae in Risatatà e Tachicardia. Michel” esce in un periodo molto buono per la Trap, talmente buono che è diventato fin troppo facile in alcuni casi sfondare con una hit, se si utilizzano quegli accorgimenti che assicurano il successo. Mudimbi cerca di mettere quel tocco particolare per distinguersi e non essere solo una meteora.

E se Emis Killa, quando è uscito con il nuovo album, aveva alzato un polverone con la canzone “3 messaggi in segreteria” che parla di femminicidio, chissà se Mudimbi avrà la stessa fortuna con “SBA”!

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