Sam Fender: Hypersonic Missiles

Il giovane cantautore inglese Sam Fender debutta con un sound rock classico, accompagnato da un look che non insegue nessuna moda, ci sbatte in faccia un album intimistico, scritto completamente da lui, che arriva dritto al cuore e alla testa, tanto da farci credere che sia autentico.

È stato paragonato a Springsteen (uno dei cantautori che ascoltava da bambino sulla spiaggia di Newcastle insieme al fratello) e ai War On Drugs, da cui sicuramente è influenzato, ma mettendoci del suo. Le canzoni dell’album “Hypersonic Missiles” sono crude: “The Borders” racconta storie di violenza in famiglia, “Dead Boys” parla di un ragazzo suicida, “Leave Fast” e “You’re Not The Only One” hanno la sincerità disarmante di chi davvero ha vissuto in un piccolo paese senza sogni «Leave fast or stay forever» «Maybe we were born and raised too cynical» e “That Sound” suona come un bad trip.

Prima di questo album era uscito l’EP di quattro brani “Dead Boys”, pubblicato nel novembre del 2018 che aveva attirato l’attenzione degli addetti ai lavori e gli aveva fatto vincere il Critics’ Choice Award ai Brit Awards 2019, facendolo passare da piccoli club a festival di grandi dimensioni come Glastonbury.

Ci uniamo al The Guardian che si chiede, data l’ossessione dell’industria musicale di darci più o meno sempre la stessa cosa, come ha fatto questo tipo a superare la sicurezza?

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