Home Venice Festival 2019

Home Venice Festival 2019: un festival immerso nel verde che per tre giorni ci ha escluso dal resto del mondo con la musica di Editors, Lp, Paul Kalkbrenner, Young Thug, Bloc Party (solo per citare alcuni tra gli oltre cento artisti che si sono esibiti) su quattro palchi diversi per genere musicale. Niente a che vedere con il Mi Ami all’Idroscalo a cui magari qualcuno è abituato: il San Giuliano è un vero parco nel cuore di Mestre, facilmente raggiungibile dalla stazione dei treni, lontano dal traffico della città. Coi cancelli aperti dal primo pomeriggio fino a notte fonda, si mettono a terra le tovaglie e ci si gode il sole e la musica, si gira tra gli stand e i palchi per passare una giornata diversa immergendosi nell’arte e nella condivisione. Tra gli stage che ci sono piaciuti di più, quello di LP dove il pubblico ha ballato e cantato tutto il tempo sotto palco, lei ha un’energia pazzesca, Anastasio che abbiamo visto live per la prima volta ed è davvero bravo, un po’ di sano divertimento con il ritmo della Lamborghini (finalmente è migliorata dal vivo), Boomdabash e poi il bellissimo concerto dei Bloc Party.

Come saprete e avrete letto in ogni dove, anche se i 3 giorni dell’Home Venice si sono svolti senza intoppi, l’affluenza non è stata molta per questo nuovo esperimento. Ci vien da dire che sicuramente uno dei motivi è stato la line up: gli headliner non erano abbastanza forti da richiamare gente da tutta Italia e, si sa, non si può far conto su mestrini e trevigiani in pieno luglio, perché se ne vanno a Jesolo. Tutti. Sul serio.

Lo scorso anno, Home Festival si era svolto a Treviso: 4 giorni dal 30 agosto al 2 settembre alternati tra headliner italiani e stranieri, ognuno dei quali costava 30 euro + d.p. Per capirci, i main internazionali erano The Prodigy, Incubus, Alt J, Eric Prydz, Afrojack, White Lies, The Wombats e Django Django.

Quest’anno invece Home Festival si è sdoppiato in Core Festival e Home Venice. Il primo dedicato agli italiani (con Calcutta, Ghemon, Salmo, Gemitaiz, Maneskin, Achille Lauro,..) è andato molto bene a livello di presenze e costava quanto Home Festival 2018. Il secondo si è appena svolto al Parco San Giuliano (la location che una volta era utilizzata per l’Heineken Jammin Festival) e costava il doppio pur non avendo più fortissimi headliner.  Le prevendite per Home Venice sono state aperte a marzo 2019 ed il biglietto intero per una giornata era di 60,38 euro. Due mesi dopo, ne erano stati venduti poco più di 15.000.

Non aiuta il fatto che siano stati cancellati molti headliner: in primis Aphex Twin nella sua unica data italiana dalla giornata di venerdì (ma anche The Vaccines e Jon Hopkins), Pusha T dal sabato e Musa Masa da domenica. Ma sicuramente non è stato l’unico problema, perché in ogni caso il festival era ben lontano dagli 88 mila spettatori registrati a Treviso nel 2016 e 2017 e, la location scelta, pretendeva di avere almeno diecimila persone a data per dare quell’idea di grande festa internazionale.

Fortunato comunque chi a questo Home Venice ci è andato e come noi si è goduto facilmente in prima fila artisti come Editors, LP, e Bloc Party!

 








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