The Rodriguez: Life is love, pain, vodka and cocaine

La nostra intervista ai The Rodriguez, band di Venezia formata da “belli giovani e fichissimi”. Dicono di amare la loro musica. Dicono che ad ottobre se ne vanno in tour in Brasile.

Cosa significa fare rock oggi? Fare rock oggi è lo stesso che fare rock ieri. Il discorso è che non c’è più nessuno che lo faccia. Non ci sono più rockstar. E’ semplice prendi una chitarra e suoni tre accordi, è l’attitude che manca alla gente.

imageCosa pensate guardando Axl Rose o Steven Tyler? Axl Rose ci sta sulle palle. E’ uno scemo che fa canzoni stupende. Comunque per quanto non ci piaccia ha il suo stile ed è cool per cui giù il cappello. Steven Tyler già meglio, ci piacciono le sue labbra e sua figlia.

E di X Factor? X Factor e i Talent sono per gli sfigati non si scappa. Ottimi musicisti tutti, bravissimi, ma con la personalità di un fermacarte. Potrebbero suonare in una banda, chiamarli artisti sarebbe come chiamare artista chi fa le caricature ai turisti su qualche lungomare. E’ solo gente bravissima a disegnare. Lo stesso fatto che possano avere successo è degradante per l’Italia, è una follia come guardando Sanremo ti trovi loro e non gente come i Baustelle per citare solo un esempio.
In tutto ciò il livello musicale ribadiamo essere alto, c’è una competenza musicale dietro che noi possiamo solo sognarci probabilmente, ma non riusciamo a ricordare qualcuno di cui aver pensato fosse un figo, tranne Morgan.

Abbiamo ascoltato in anteprima il vostro Hong Kong Casino LP, shoegaze dal frastuono dolce che raccoglie l’eredità di band come Velvet Underground, Jesus And Mary Chain e Joy Division. Il nostro album uscirà a settembre. Ovviamente uscirà in digitale ma siamo dei romantici quindi faremo anche delle copie fisiche, soprattutto vinili. La copertina ci piace e vogliamo dare la possibilità anche a chi faccia cagare la nostra musica di avere comunque un bel pezzo di arredamento. E grazie mille per i nomi a cui ci avete accostato. Tra poco uscirà il primo singolo estratto dall’album che intanto potete ascoltare qui https://www.youtube.com/watch?v=UwLVYZn7S-Y

La Nimiq Records si descrive come un satellite che ruota attorno al progresso musicale, il legame tra passato e futuro, il coraggio di rovesciare le regole imposte dal passato, per sperimentare e rendere giustizia al genio moderno. Come siete arrivati a questa etichetta? Possiamo cambiare la domanda con qualcosa di più interessante?

Il vostro obbiettivo ora è suonare all’estero, cosa avete in programma? Fosse per noi suoneremmo ovunque, è divertente, anche a casa vostra se ci invitate. Però riceviamo molte più offerte dall’estero. Ad ottobre andremo in brasile per un tour, poi solito Inghilterra, Francia. Pochi giorni fa ci hanno anche chiesto informazioni per 15/20 date negli usa ma nulla di certo per il momento.

Qui in anteprima esclusiva per noi un loro inedito (King Of The Revolution) nella sua versione più ebbra e Buffet

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