Ministri @Feltrinelli, Milano

Quando Federico, Davide e Michele salgono su un palco, state pure certi che il loro approccio viscerale vi manda in fissa: e ridete, applaudite e cantate anche se siete in una cavolo di Feltrinelli con i riscaldamenti a palla in centro Milano alle sei del pomeriggio. Federico è il poliziotto buono, Davide quello stronzo e Michele se li sorbisce tutti e due. Questi sono i Ministri che oggi hanno presentato il nuovo album “Per un passato migliore” grazie a un breve show acustico e un’intervista tellurica che ha rivelato tutto il loro impegno e tutto il loro fancazzismo. Perchè questo è il rock. 

Federico: “Io scrivo abbastanza come un matto, poi loro fanno una selezione. Per quest’album ci siamo chiusi diversi mesi in una sala a Milano aiutati dai Casino Royale. Ci avevano chiamato per una serata con loro e, fatalità, ero lo stesso giorno in cui siamo stati sfrattati dalla nostra sala prove”. I Casino Royale li hanno ospitati come dei fratelli maggiori nella loro sala mentre Tommaso Colliva, nuovo produttore della band sopravvedeva al lavoro. “Abbiamo lasciato la Universal perchè volevamo fare un disco rock e avere l’ultima parola su tutto”. “Suonare per qualcuno che ha lavorato con i Muse ti porta a prepararti benissimo” afferma Federico, “Non ti avrei permesso di fare diversamente” lo ammonisce Davide.
L’acustic show comincia, mentre i tre già si stanno sciogliendo sotto le nuove fichissime giacche verde bottiglia “Le nostre canzoni fatte in versione acustica, sono in qualche modo altre canzoni”.
Il primo brano è Stare dove sono che ha determinato un pò il sound di tutto il disco.
Continuano con La pista anarchica che avrebbe potuto essere la title track del’album “Alla fine non lo abbiamo scelto come titolo perchè bisogna ascoltare tutto il testo della canzone per capire cosa intendiamo con segui la pista anarchica. Non volevamo risultare provocatori a gratis”, “Abbiamo scelto Per un passato migliore perchè cerchiamo uno sponsor tra i minestroni!” aggiunge Davide, “Preferiamo il passato, noi del futuro non ci siamo mai fidati, un pò come quei banner pubblicitari che ti appaiono sul computer e ti promettono di vincere soldi cliccando” dice Fede. Quel che vogliono è un giorno guardarsi dietro ed essere fieri di tutto ciò che hanno “Sì, anche non discograficamente parlando!”.
Si continua con Spingere che sarà probabilmente il prossimo singolo e il pubblico entusiasta batte le mani a tempo. In questo album I Ministri hanno voluto delle chitarre straordinarie e niente tastiere, vogliono il sound dei Dinosaur jr e dei Foo Fighters, del rock internazionale. “Loro vogliono che io faccia l’assolone ma mi faccio le pare” dice Fede, “Quando l’ho conosciuto – rivela Davide – mi faceva certi assoli! Gli abbiamo detto di farci un assolo alla Pink Floyd…ed è venuto fuori un assolo alla Guns! Lui è un tamarrone” “Sì, ma ho scoperto che facevano presa solo sugli uomini e non sulle ragazze!”. L’arrivo di Colliva è stata quasi casuale (Conosci un produttore bravo? Sì io!) ma la sua esperienza si sposa perfettamente con gli intenti della band “Noi facciamo rock, con i riff. Non saggi di teoretica. In Italia vorrebbero questo rock d’autore, da cui non prendiamo le distanze. Vorrei proprio vedere un gruppo come i Rage Against the Machine che vita avrebbe se fosse italiano!”.
La penultima canzone è La palude, una ballata scritta in aereo da Fede mentre atterrava a Malpensa “Che vista dall’alto è un posto davvero orribile!”.
L’acustic show si conclude con Comunque, primo brano estratto, che avevamo sentito in anteprima ancora settimane fa al Rocket e all’Atomic.
L’applauso generale e la firma degli autografi. Presto che comincia Barcellona-Milan. Fede, sei al Rocket sta sera?

 

“Siete una quantità impressionante, se comprate tutti il disco finiamo primi in classifica!”

 

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