Radiohead @Codroipo, 26 settembre 2012


Alle 21.30, scongiurando l’arrivo della pioggia, 10.000 persone a Villa Manin attendono l’entrata dei Radiohead. Caribou ha già suonato cinque sue canzoni rivelando un sound flemmatico e concludendo con Sun (ben più che ispirata a On the run dei Pink Floyd). I tecnici si arrampicano su fino alla graticcia, appaiono due batterie sul balco, un breve episodio di pioggia fa temere il diluvio. Sono le 21.40 quando i Radiohead entrano in scena: Thom Yorke alla voce, Jonny Greenwood alla chitarra, Ed O’Brien alla chitarra ritmica, Colin Greenwood al basso, Phil Selway alla batteria e Clive Deamer alla seconda batteria.

Buio, si accendono sei schermi fissi, il muro luminoso composto da bottiglie di plastica riciclata dietro il palcoscenico si colora di toni caldi. L’intro strumentale ci conduce a Lotus Flower e Thomas Edward Yorke comincia: “I will sneak myself into your pocket/Invisible, do what you want, do what you want”. I fans lasciano che suoni e colori scivolino sibilanti nella loro mente. Tom canta suonando le maracas, si muove come un serpente. Si accendono altri dodici schermi mobili. Il pubblico appare ipnotizzato, in rispettoso silenzio davanti alla band più significativa degli ultimi decenni. 
La scaletta è stata un mistero fino all’ultimo, diversa per ogni data italiana, come si conviene alla mente bizzarra del frontman. Il piccolo folletto Tom passa dalla chitarra al piano e mantiene una tonalità vocale degna dei più grandi professionisti. Johnny passa con disinvoltura dalla sua Fender alla tastiera Onde Martenot, dal moog agli altri sintetizzatori, alle percussioni, al Kaoss Pad, all’archetto sulla chitarra. I due batteristi sembrano gemelli siamesi o esseri soprannaturali in grado di stabilire un contatto telepatico. La scelta di portare due batterie live è, infatti, inusuale per la grande difficoltà di coordinazione che comporta questa decisione. Ma i Radiohead, nella loro minuziosa ricerca del suono, non lasciano nulla al caso e l’impianto audio PERFETTO sa dar valore a questa e alle altre scelte stilistiche, come l’utilizzo di un moog vintage, che irriverenti guardano le leggi della fisica dritte negli occhi.
Bloom, primo brano dell’ultimo album The King of Limbs, ci conquista, con gli schermi azzurri che ci trasportano nell’ “Oceano universale”: “Open your mouth wide/ The universal sigh”. Daily Mail influenzata da “1984” di Orwell esprime lo sdegno nei confronti di alcuni comportamenti dei politici; si apre polemicamente con l’audio di una registrazione di mons. Fabbri riguardante il caso Moro: “Gli unici che sanno qualcosa siamo io e Andreotti”. Su Paranoid Android il cantante salta una strofa, ma chissenefrega, la canta alla fine. Il concerto dura fino alle 23.40, i Radiohead sono in ottima forma, Tom sembra perfino allegro, e concedono un doppio bis. Luci, suoni e ritmi alienano il pubblico. Il gran finale esplode con i loop ossessivi di Idioteque.
La scaletta completa: Lotus Flower, Airbag, Bloom, The Daily Mail, Myxomatosis, The Gloaming, Separator, Climbing Up the Walls, Pyramid Song, Nude, Weird Fishes/Arpeggi, Reckoner, There There, The National Anthem, Feral, Paranoid Android, How to Disappear Completely, Planet Telex, Staircase, Morning Mr. Magpie, Street Spirit (Fade Out), Give Up the Ghost, Everything In Its Right Place, Idioteque.


Mancano alcuni dei cavalli di battaglia mentre ben otto pezzi sono tratti dall’ultimo album. Ma, d’altra parte, i Radiohead hanno un repertorio talmente eccellente da poter permettersi di scegliere una qualsiasi delle loro canzoni e lasciare gli spettatori senza fiato.
Uno show di una perfezione disarmante che consacra i Radiohead come miglior band sperimentale in campo musicale, meticolosa ed attenta a suoni, strumenti, coreografie. Ogni parte dell’opera artistica, così come ogni schermo mobile nella scenografia, è un pezzo psichedelico di un puzzle trascendentale. 

Radiohead @Codroipo (UD) 26/09/2012. We have been at Radiohead live. It was a psychedelic performance and they are the biggest electronic band. Thomas Edward “Thom” Yorke is the frontman of Radiohead. He sings and plays guitar and piano (although he has been known to play other instruments and is especially interested in electronic modes of music making). Radiohead used two drums and also a vintage moog. On the stage there were 18 HD  screens and a lot of colorfully lights. Thom is the creative driving force of Radiohead music and all fans go into rapture. The live lasts two hours.

They plays: Lotus Flower, Airbag, Bloom, The Daily Mail, Myxomatosis, The Gloaming, Separator, Climbing Up the Walls, Pyramid Song, Nude, Weird Fishes/Arpeggi, Reckoner, There There, The National Anthem, Feral, Paranoid Android, How to Disappear Completely, Planet Telex, Staircase, Morning Mr. Magpie, Street Spirit (Fade Out), Give Up the Ghost, Everything In Its Right Place, Idioteque.

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